A RALF E RUBENS POLEMICI RISPONDE, IO FACCIO IL PILOTA



Diavolo di uno Schumacher. Anche nel giorno che arriva 7/o trova motivi per essere "ragionevolmente contento". "Perché per come si erano messe le cose poteva andar peggio. Invece ho ancora fatto due punti. E abbiamo dimostrato che la macchina c'é. Al Nuerburgring possiamo anche vincere". Il campione tedesco ha accolto così il k.o. di Monaco. Senza voler in alcun modo tirare in ballo la sfortuna ("certe circostanze fanno parte di questo sport") e sottolineando al contrario questo dato positivo: "Quando sono stato dietro a Raikkonen ho potuto constatare che riuscivo a tenere il suo ritmo di gara. Dunque siamo sulla strada giusta". Il suo settimo posto è stato strappato a Rubens Barrichello, che non ha affatto gradito. A fine gara si è esplicitamente lamentato nei confronti del capitano, sostenendo che lui una "scorrettezza del genere" non l' avrebbe mai fatta. E più o meno la stessa cosa ha sostenuto Ralf Schumacher, a sua volta attaccato in pista dal fratello. "A volte a mio fratello gli si spegne il cervello" ha detto Ralf ai giornalisti tedeschi. Lui, Michael a Rubens e a Ralf ha replicato senza mezzi termini: "Mi spiace, ma non vedo proprio dove sia stato il rischio nei loro confronti. Con Rubens eravamo sotto il tunnel, avevo solo 6 centesimi così quando ho visto che si era aperta una porta ho provato a passare e ci sono riuscito. Non eravamo poi così vicini. Poi ho tentato di fare lo stesso con Ralf, senza riuscirci. Ma io faccio il pilota, sono qui per gareggiare, non per prendere un caffé. Certe situazioni fanno parte del mio lavoro". Nessuno sconto, quindi, al compagno di squadra o al fratello. E concentrazione massima in vista della prossima gara tra solo una settimana, al Nuerburgring. "Se andiamo a guardare con attenzione ai tempi di oggi possiamo dedurre che al Nuerburgring le cose dovrebbero andare meglio per noi. Non faccio previsioni, visto che finora le ho sempre sbagliate, ma dico che guardando al Bahrain, a Imola, alla stessa gara di Monaco abbiamo buone probabilità di stare davanti". E' questo Michael Schuamcher, un uomo votato alla sfida. Per affrontare la quale essere ottimisti è un dovere. "Al momento la nostra debolezza sono le qualifiche. Ma al Nurburgring saranno su una sola sessione. Avremo dunque modo di limitare la nostra debolezza, ottimizzando la strategia. In gara, poi, ci saremo. Sono i dati di oggi a confermarlo". Schumi infatti sul circuito di Monaco nonostante il 7/o posto ha fatto segnare uno strepitoso 1'15"842, il suo 68/mo giro veloce in carriera. "Ma non è quello il dato che mi interessa di più - ha precisato -. Il dato più interessante è stato questo: constatare che riuscivo a tenere il ritmo di gara di Raikkonen". Dopo l'uscita della safety car, infatti, Schumi si é ritrovato dall'8/o al 13/mo posto. Costretto a rientrare ai box per sostituire l'alettone, quando è tornato in pista si è trovato dietro alla McLaren, anche se con un giro di ritardo: "Le stavamo dietro, e questo è quello che conta". A questo punto - tenendo conto delle tante circostanze negative che hanno condizionato la gara di Schumacher (ma lui non ha mai parlato di sfortuna), ecco che "due punti sono un buon risultato. Dopo tutto quello che è successo non me li aspettavo. Possiamo dire che sono ragionevolmente contento". (ansa).

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