Napoli – Missione compiuta. Battendo 3-0 il Cicciano (parziali a 15, 18 e 21) il Centro Ester di Prima Divisione ha conquistato la promozione in serie D con due turni di anticipo sulla conclusione del torneo. Incolmabile il divario per la seconda classificata, il Pozzuoli, staccata di nove lunghezze. Sedici i successi in altrettante partite per la truppa guidata da Fiorenzo Riccone, composta in massima parte da ragazze nate nel 1994 (il regolamento del girone A fissa nel 1989 il limite per le giocatrici). “Abbiamo affrontato il campionato quasi a fari spenti, senza sapere realmente quale fosse la nostra forza, puntando su un gruppo giovane ed affiatato”, confessa il tecnico. “Solo dopo alcune giornate ci siamo resi conto di quali fossero le effettive potenzialità di una squadra che è cresciuta rapidamente, quasi di partita in partita. Il fatto di confrontarci con delle pari età ha permesso alle ragazze di dimostrare alla grande il proprio valore”. Angela Mirra, Gaia Dipilato, Irene Autiero, Simona Galiero, Francesca Bandeira, Martina Arpaia, Francesca Autiero, Sara Langella, Angela Vela, Bruna Pisano, più le “veterane” (classe 1990 o 1991) Martina Migliardo, Floriana Frattini e Sonia D’Aquino: queste le protagoniste della bella impresa esterina. “Ad ognuna di loro dico grazie per l’impegno profuso e la grande passione messa in campo in ogni partita e negli allenamenti settimanali, ben quattro”, sottolinea Riccone. “Le sfide decisive? Quella di Pozzuoli, che ci ha fatto spiccare il volo in classifica, ma anche quella di andata col Marano. Tutte partite vinte grazie ad un pizzico di cinismo, di attenzione, di maturità addirittura sorprendenti per una squadra giovane come la nostra”. L’opera, comunque, non è ancora conclusa: “Ci aspettano altre due gare, vogliamo vincerle per chiudere il campionato senza sconfitte e per dimostrare che tutte, anche le giocatrici meno impiegate, hanno avuto un ruolo importante nella promozione”. Infine, la nota curiosa: l’anno scorso Riccone aveva guidato il secondo team del Centro Ester alla promozione dalla D alla C, ma la retrocessione della prima squadra dalla B2 aveva vanificato il traguardo conseguito. Da una possibile C, il tecnico s’è ritrovato addirittura in Prima Divisione ma senza perdere stimoli ed entusiasmo: “Dal punto di vista professionale questa parabola avrebbe potuto essere non motivante, ma il fatto di prendere un gruppo giovane, interessante e di contribuire alla nascita di una nuova avventura mi hanno coinvolto subito. Sono contento di avere ripagato ancora la fiducia della società, spero di fare parte di questo progetto anche in futuro”.

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