«Per la Lega Calcio non c'è alcuna minaccia di commissariamento perchè stiamo lavorando e se fossi io il presidente federale, andrei cauto prima di prendere iniziative forti». A sostenerlo è il presidente della lega Calcio Antonio Matarrese al termine dell'assemblea delle società di serie A e B riunitasi oggi, in via Rossellini, dalla quale, ancora una volta, non è uscito il nome del nuovo presidente. Dopo l'avvertimento da parte della Federazione di un possibile commissariamento per la Lega, Matarrese ha tenuto a precisare che «la federazione potrebbe preoccuparsi se la Lega dimostrasse di non volere lavorare. Non è così, stiamo lavorando molto e certe soluzioni non si prendono dall'oggi al domani». Le decisioni da prendere riguardano soprattutto il nuovo regolamento messo a punto dalla serie A, ma non ancora pienamente condiviso dalla serie B. «La serie B non ha gradito molto il regolamento propostogli perchè va verso un cambiamento di direzione della Lega. La B inoltre - ha proseguito Matarrese - vuole sapere quali garanzie economiche, quali risorse avrà dal 2010 in avanti. In pratica rivendica pari dignità con la serie A e non vuole morire di inedia». «Se già il 2 febbraio scorso, all'ultima assemblea, avessimo rinnovato il governo della Lega - ha proseguito Matarrese - questi problemi sarebbero venuti fuori dopo. Le problematiche che deve affrontare la Lega Calcio sono enormi e la federazione deve rendersi conto che non è una guerra di poltrone. Siamo di fronte ad una svolta epocale ed è quindi importante che tutti i presidenti vogliono capire bene le cose per evitare una sorta di anarchia. La Lega deve essere gestita con regole chiare e per avere regole chiare ci vuole tempo». Matarrese ha poi annunciato che prima del Consiglio federale previsto per il 3 aprile, parteciperà ad un incontro informale con i vertici della federazione «avendone pienamente il diritto». Poi, ha aggiunto «vediamo cosa succederà il 16», quando le società di A e di B discuteranno, appunto, del nuovo regolamento, per poi tentare il 30 aprile di dare un nome al nuovo presidente della Lega. A questo proposito Matarrese ha sottolineato che «se sarò utile continuerò a sacrificarmi, in caso contrario sono pronto a lasciare la carica perchè non devo fare nessuna carriera». «Non mi devo difendere ma voglio ricordare che questa Lega non è una cooperativa di amici e che se si deve avere un cambio di gestione questo cambio va spiegato e garantito. Se si intende infatti cambiare la gestione, il prossimo governo di Lega deve dimostrare cosa vuole fare. Questa Lega non si può permettere invenzioni e quindi - ha concluso Matarrese - ci deve essere una candidatura che porti rispetto al calcio».

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