Lo sguardo è tornato fiero come quello di una volta. Frutto di una consapevolezza dei propri mezzi, ma anche dei propri limiti maturata durante lunghi mesi di speranza, sofferenza, ancora speranza. Vanessa Ferrari è tornata, il tendine sta molto meglio, il peso pian piano sta scendendo, la convocazione per gli Europei che scatteranno domani (per lei giovedì con le gare di qualificazione) al MediolanumForum di Milano sono la prima grande gioia dopo mesi di fatica. Vanessa, si presenta a Milano da campionessa uscente. Dovrà difendere il titolo davanti al suo pubblico. Emozionata? "Al momento ancora no. Poi al momento della gara... Giocare in casa mi fa piacere, ma non mi crea una tensione particolare. Più che altro tornare in questi giorni a Milano - dice a "La Gazzetta dello Sport", dove mi allenavo quando non avevo ancora la palestra nuova, mi ha fatto ricordare i vecchi tempi". E' la prima gara internazionale dopo Pechino. "Sì, anche se la confidenza con la gara ho iniziato a ritrovarla pian piano in serie A. Non so cosa aspettarmi sarà tutto una sorpresa". Con il suo allenatore Enrico Casella avete modificato gli esercizi, ce n'è uno che preferisce? "Il corpo libero (ride)...l'ho fatto tutto per la prima volta due giorni fa. Non lo provavo dall'Olimpiade". La musica è sempre quella di Pechino? "No. E' quella di Aarhus quella con cui ho vinto il Mondiale, il famoso Nessun Dorma. Lo sapete no? Sono scaramantica... Ho anche portato lo stesso body. Veramente ne ho portati un bel po', ma non vi dico come mi vestirò il primo giorno". L'Olimpiade le evoca ancora ricordi dolorosi? "Sì. Stavo male, non mi divertivo più ad andare in palestra, non avevo quasi voglia di gareggiare. E dopo l'Olimpiade è stato sempre peggio". E poi come ne è uscita? Ha mai pensato di mollare? "Sapevo di volermi curare e di continuare a far ginnastica poi quando il tendine d'Achille ha cominciato a migliorare ho preso fiducia e un passo alla volta grazie anche al mio allenatore Casella sono arrivata fin qui. E dire che non volevo nemmeno farli questi Europei". Scusi, ma non ci crediamo. "E' vero, non volevo nemmeno fare la serie A. Non volevo farmi vedere, avevo tutti gli occhi addosso perché ero molto ingrassata. C'era gente che pensava che rotolassi in pedana invece che saltare". E quando ha cambiato idea? "Quando ho capito che... rotolavo meglio della altre. Che miglioravo ogni giorno. Diciamo che ho capito di voler fare gli Europei un mese fa". Dunque gareggerà nel concorso generale, cosa pensa del nuovo codice? "Mi va bene, l'acrobatica non è più esasperata. Bisognerà comunque fare bene tutto. Le cadute sono molto penalizzate. Nel corpo libero eseguirò la Tsukahara senza avvitamento anche per non sollecitare troppo il tendine. Alla trave abbiamo tolto il raccolto avvitato ma al volteggio eseguo il doppio avvitamento e l'esercizio alle parallele è completamente nuovo. Cercherò di fare bella figura nell'all around".

Napoli Magazine