ROMA - Alejandro Valverde, deferito oggi dalla Procura Antidoping del Coni - che ha chiesto per lui due anni di squalifica - per il suo coinvolgimento nell'Operacion Puerto, replica seccamente al Comitato Olimpico italiano, minacciando azioni legali. "Il Coni sostiene di essere competente nel giudizio di fatti, che evidentemente non sono di sua competenza, con argomentazioni carenti da un punto di vista legale e logico", si legge nella nota diffusa dal ciclista spagnolo, secondo il quale le prove in mano al Coni "sono completamente sbagliate" e "ottenute in maniera illegale". Il Coni, secondo Valverde, ha agito "in modo illegale, disobbedendo agli ordini dei tribunali spagnoli e violando i diritti basilari di un ciclista".

Napoli Magazine