Deludente pareggio interno del Napoli contro l'Atalanta. E' il quarto dell'era Donadoni. Il Napoli non ha subìto gol, ma l'unico tiro in porta di tutta la gara è stato di marca nerazzurra: quello effettuato da Doni. Troppo poco per una squadra, il Napoli, che, ormai fuori da ogni interesse di classifica, non può assolutamente ferire e mortificare gli animi dei suoi tifosi. Dei 36.773 presenti sugli spalti del San Paolo, i paganti sono stati 13.773: questi ultimi hanno potuto dare il loro contributo di ben 255.753 euro a favore dei terremotati dell'Abruzzo. Il minuto di raccoglimento per le vittime del sisma è stato un minuto di rispettoso silenzio, che ha reso palpabile il senso di questo immane dramma. Dei quattro pareggi ottenuti finora da Donadoni, lo 0-0 contro l'Atalanta è stato quello che ha maggiormente deluso perchè si era convinti di un Napoli in crescita che faceva sperare in una vittoria dopo il ciclo difficile contro Reggina, Milan e Sampdoria. A Reggio Calabria e a Genova il Napoli era riuscito in rimonta ad agguantare il pari, mentre in Napoli-Milan grida ancora vendetta il gol ingiustamente annullato ad Hamsik. In Napoli-Atalanta, invece, si èvisto un Napoli troppo prudente, se non addirittura rinunciatario. C'è stato un lentissimo possesso palla e gli attaccanti si sono trovati troppo spesso (7 volte) in fuorigioco. Di questa partita va evidenziato in positivo però l'ottima prestazione difensiva. Il tanto temuto Floccari è stato ben frenato. Lo schema difensivo è frutto di tattiche provate a Castelvolturno durante il duro lavoro settimanale. Le belle chiusure diagonali di Grava e Mannini sono l'esatta conferma di quanto Donadoni stia lavorando sodo per evitare di incassare ingenuamente dei gol che in passato avevano reso vane prestazioni sia pure positive. Purtroppo le lacune di questo Napoli sono da individuare nel suo parco attaccanti. Ci vogliono punte da doppia cifra, gente che "vede la porta" da tutte le direzioni. Donadoni ha dalla sua la tranquillità ed il tempo di poter osservare in questo finale di stagione cosa non va. Il presidente De Laurentiis vuole vederci chiaro. E' il primo tifoso del Napoli e vuole capire dove si è sbagliato per non ripetere gli errori commessi. Gli obiettivi di quest'anno dovevano essere ben altri, non un campionato anonimo. L'arrivo di Donadoni vuole essere un segnale di rinnovamento, non certo di rottura assoluta con quanto costruito finora. Le esternazioni fatte da De Laurentiiis nel post-gara, con le precisazioni apparse in un secondo momento sul sito ufficiale del Napoli, confermano che si va avanti con il d.g. Marino. Al presidente va quindi riconosciuto il merito della sua tangibile pragmaticità.

Vincenzo Petrazzuolo

Napoli Magazine

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